Guerra o pace? “La risposta Nato: “Eagle Meteor 19” e “Urban Operations 2020”

Rilievo all’ingresso dell’ex Casinò militare di Madrid (Spagna), costruito nel 1916.

“Si vis pacem para bellum”, questa affermazione – attribuita, tra gli altri, allo scrittore romano Vegezio autore dell’ “Epitoma rei militaris” opera in quattro libri sull’arte della guerra composta alla fine del quarto secolo d.c. – è sicuramente più nota, e soprattutto più messa in pratica dell’altra, “Si vis pacem para iustitiam”, che “sarebbe  inciso sulla facciata del palazzo di giustizia dell’Aia.” (non potendo personalmente confermarlo, mantengo il condizionale usato da Wikipedia).

La Nato, ovviamente, propende per la prima opzione e continua il suo impegno rispetto agli scenari di guerra tradizionali: la recente operazione “Eagle Meteor 19”, come altre in Europa,  rientra in questa logica.

Leggiamo sul sito esercito.difesa.it“ “Dalla Lombardia al Piemonte fino in Sicilia, oltre 1800 militari per la più importante esercitazione di posti comando dell’anno per l’Esercito Italiano. Per i 70 anni della NATO, la difesa collettiva tema centrale dell’esercitazione – Si è conclusa oggi (25 ottobre 2019, ndr) l’esercitazione Eagle Meteor 19, attività ideata dal Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia (NRDC-ITA) e condotta con il coinvolgimento di oltre 1800 militari, provenienti dalle forze armate di 18 paesi dell’Alleanza Nord-atlantica. L’esercitazione ha potuto essere realizzata grazie ad un sinergico impegno del Comando delle Forze Operative Terrestri, del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto, del DACCC (Deployable Air Command and Control Centre) di Poggio Renatico e degli Stati maggiori delle Forze Armate….”

Come si può leggere, questa volta sul sito Difesa.it , un’altra esercitazione, nella prima settimana di ottobre, si è svolta presso il 3° Stormo di Villafranca di Verona: “ l’esercitazione NATO “Toxic Trip 2019” (TT19), il principale appuntamento internazionale per la verifica delle capacità Air CBRN (difesa da minacce chimiche, batteriologiche, radiologiche e nucleari), con la partecipazione di circa 800 militari appartenenti a 12 Paesi della NATO e 3 Paesi Partner. L’esercitazione, che si svolge con cadenza annuale, mette alla prova la capacità di una base aerea rischierata in area di operazioni di sopravvivere e agire in un’area soggetta ad effetti CBRN, causati da un attacco o da altro tipo di rilascio. All’attività prende parte personale dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito Italiano.

Da tempo, però, la Nato ha dedicato le sue ricerche anche in previsione di uno scenario che veda il 70% della popolazione mondiale – stimata per il 2020 in 7,5 miliardi – vivere in zone urbane. Stima che ha trovato conferma nel World Urbanization Prospects 2018, secondo il quale la percentuale di urbanizzazione salirà al 68% con la proliferazione di megalopoli soprattutto in Paesi in via di sviluppo come India, Cina e Nigeria.

Un momento dell’esercitazione nella fermata di Di Negro della metropolitana genovese

Lo studio della Nato, iniziato nel 2000 e pubblicato nel 2003, si chiama “”Urban operations in the year 2020”  è stato divulgato anche in Italia, ma soprattutto, se non solo, negli ambienti “antagonisti”.

Lo scorso dicembre, più precisamente nella notte tra il 4 e il 5 dicembre, a Di Negro, Genova ha avuto il poco ambito onore di “ospitare” un’esercitazione secondo le direttive Nato. L’agenzia Ansa rilanciava la notizia senza minimizzare la reazione dei cittadini: “(ANSA) – GENOVA, 5 DIC – Esercitazione antiterrorismo ieri sera nella stazione della metropolitana Di Negro. Carabinieri e polizia hanno simulato l’arresto di terroristi e il disinnesco di un ordigno. Sul posto erano presenti anche ambulanze. Numerose le persone spaventate che hanno chiamato i numeri di emergenza dopo avere sentito spari e avere visto le forze armate in tenuta speciale.” Ci hanno però pensato i media; Genova24.it, ad esempio, titola “Di Negro, panico nel quartiere per una “sparatoria” ma è un’esercitazione”. E nel sottotitolo precisa: Si tratta solo di un’esercitazione antiterrorismo confermano i militari dell’arma. Sparati anche alcuni colpi d’arma da fuoco”. Solo un’esercitazione, quindi: e i quotidiani “main stream” hanno ritenuto non fosse il caso di parlarne, nonostante il lancio dell’agenzia Ansa. Il messaggio è chiaro: abituarsi a convivere col terrore fino a quando ci sarà chi lotterà contro il capitalismo assassino.

Quella di dicembre, comunque, non è stata la prima esercitazione Nato; sempre l’Ansa , infatti, riferì che il 15 settembre 2017 “Un’esercitazione congiunta tra le unità di primo intervento antiterrorismo di polizia e carabinieri si è svolta la scorsa notte a Roma, Bologna e Genova. L’esercitazione si è svolta simulando attacchi in tre diversi contesti operativi: a Roma in una stazione della metropolitana, a Bologna nel parcheggio sotterraneo della stazione ferroviaria dell’alta velocità e a Genova in una zona d’imbarco del porto. In ciascuna città all’esercitazione hanno partecipato unità Uopi della Polizia di Stato congiuntamente a Sos o Api dell’Arma dei Carabinieri, unitamente a equipaggi delle Volanti, dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e Radiomobili dei Carabinieri per la “cinturazione” degli obiettivi, per un totale di oltre 150 uomini. Le esercitazioni, realizzate con lo scopo di testare la capacità e velocità di reazione ad una notizia di attentato, o possibile attentato, in corso e la sinergia operativa tra le Unità di primo intervento delle due forze di polizia, hanno avuto esito positivo.”

nella foto Ansa un momento dell’esercitazione a Roma Termini.

Va detto che negli anni Genova e la Liguria hanno “ospitato” numerose esercitazioni di vario genere: 2016 “(ANSA) – GENOVA, 31 OTT – Esercitazione d’emergenza durante la notte nella galleria ‘Ronco’ tra Genova San Quirico e Ronco Scrivia sulla linea Genova-Milano e Genova Torino coordinata dalla Prefettura di Genova. Coinvolte le squadre di primo intervento del Gruppo Fs Italiane con il 118 di Genova, Protezione Civile regionale e Polfer. Durante l’esercitazione è stato simulato l’arresto di un treno a lunga percorrenza per mancanza di alimentazione elettrica e il soccorso di alcuni passeggeri colti da malore….”; 2014: “(ANSA) – GENOVA, 13 MAR – Si è conclusa alle 12 l’esercitazione di gestione dell’emergenza svolta nella raffineria Iplom di Busalla che ha impegnato 70 persone tra dipendenti e ditte esterne. Lo scenario simulato secondo il Piano di Emergenza interno di raffineria, ha detto responsabile sicurezza Iplom Peiretti “è stato di una perdita di petrolio caldo che ha formato una pozza di infiammabile con incendio”. L’esercitazione è stata segnalata ai cittadini con sms attraverso il sistema di allerta di Protezione civile.”;

Esercitazione davanti al porto di Genova dove e’ stata simulata una perdita di greggio in mare da una petroliera, a cui hanno preso parte diversi mezzi navali e aerei della Guardia Costiera, oltre a rimorchiatori specializzati nella bonifica e recupero dii idrocarburi, oggi, 24 ottobre 2011 a Genova.
ANSA/ LUCA ZENNARO

2011 “ANSA > Mare > Porti e Logistica > Nave prende fuoco a Genova, ma e’ simulazione di incidente – Al porto al via Ramogepol, esercitazione internazionale”.

https://www.facebook.com/AgenziaANSA/videos/10154903030861220/?v=10154903030861220

 

 

 

 

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