E’ morto Dick Gregory (84), comico pungente, sempre in prima fila nelle lotte per i diritti civili. Autore di “Nigger” una dura denuncia del razzismo negli USA

La notizia della morte di Dick Gregory – deceduto sabato scorso a Washington all’età di 84 anni – mi sarebbe probabilmente sfuggita se non avessi ricevuto il tweet di Pauley Perret (nella foto insieme a Dick Gregory), attrice che ho “scoperto” nei panni di Abby Sciuto, impareggiabile analista forense  della serie televisiva NCIS, probabilmente anche perché – apprendo da Wikipedia – ha conseguito un master in criminologia, ha poi studiato sociologia e psicologia ed é appassionata di scienze forensi. Approfondendo la conoscenza ho poi saputo che Pauley é anche molto impegnata nelle battaglie animaliste e in quelle della difesa dei diritti.  

Credo che in Italia il nome di Dick Gregory dica poco o nulla alla maggior parte delle persone, me per primo. Ho voluto così rimediare a questa mia lacuna attraverso qualche ricerca in rete, il cui risultato finale come sempre trovate qua.

Richard Claxton Gregory, nato il 12 ottobre 1932 a Saint Louis, Missouri,  è stato comico all’avanguardia, autore e attivista per i diritti civili: “Quando vedo gli animali tenuti in cattività nei circhi, mi fa pensare alla schiavitù. Gli animali da circo simboleggiano il dominio e l’oppressione che abbiamo combattuto per così tanto tempo. Portano le stesse catene e gli stessi ferri.

Gregory ha cominciato la carriera di attore mentre prestava servizio nell’esercito, negli anni cinquanta, dove ha lavorato sulle sue doti di showman. Dopo anni di performance per un pubblico prevalentemente nero, mantenendosi lavorando di giorno presso l’ufficio postale.  La carriera di Gregory ebbe una svolta nel gennaio del 1961: Gregory si esibiva ne lRoberts Show Bar, un locale di neri a Chicago, quando Hugh Hefner gli chiese di esibirsi al Playboy Club di Chicago con un contratto di tre settimane poi prorogato, come racconta il New York Times nell’articolo dedicato alla sua scomparsa.

Questo uno degli sketch di quella serata: “Buonasera, signore e signori. Vedo che ci sono un buon numero di “meridionali” in sala stasera. Conosco molto bene il sud. Ho trascorso 20 anni lì una notte. L’ultima volta che sono stato giù a sud sono entrato in un ristorante e questa cameriera bianca si avvicinò a me e disse: “Non serviamo persone colorate qui.” Ho detto, “Va bene. Non mangio persone colorate. Portami un pollo fritto intero. Poi tre ragazzi bianchi si avvicinano a me e dicono: “Ragazzo, ti diamo un avvertimento equo. Qualsiasi cosa tu faccia a quel pollo, facciamo lo stesso con te. Così ho messo giù il mio coltello e forchetta, ho preso quel pollo e l’ho baciato. Poi ho detto, in fila ragazzi!” 

Nel 1964 Gregory pubblicò “Nigger”, scritto insieme al giornalista Robert Michael Lipsyte, loibro che ebbe numerose riedizioni e finì col vendere oltre un milione di copie.

Stupenda la dedica alla madre Lucille: “Non sei morta da schiava per niente, Mamma. Tu ci hai cresciuti. Tu e tutte quelle madri nere che hanno dato ai loro figli la forza di andare avanti, di prendere col ditale al pozzo, mentre i bianchi stavano prendendo a secchi. Quelli di noi che non sono stati distrutti sono diventati più forti, hanno calli sulle nostre anime. E ora siamo pronti a cambiare un sistema, un sistema in cui un uomo bianco può distruggere un uomo nero con una sola parola. Nigger.”

In seguito Gregory scrisse numerosi altri libri, ultimo dei quali “Defining Moments in Black History: Reading Between the Lies” (“Definizione dei momenti nella storia dei Neri: Leggere tra le menzogne”) pubblicato proprio quest’anno.

Nonostante l’età, Gregory era sempre pronto a scendere in piazza, come mostra questa foto scattata lunedì 11 aprile 2016 durante la protesta contro l’organizzazione umanitaria internazionale World Vision per comportamento discriminatorio nei confronti dei suoi dipendenti. (Gregory é il penultimo a destra).

Di seguito, due video tratti dall’articolo che Rolling Stones gli ha dedicato:

https://youtu.be/1M267xj8THk

La vita di Dick Gregory é stata un lungo susseguirsi di attività – attore, attivista per i diritti, candidato alle elezioni politiche, imprenditore “sociale” – che meriterebbe una narrazione approfondita. Le fonti non mancano.

Dick Gtegory a colloquio con Martin Luther King jr. nel 1967.

 

 

 

 

 

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