Melanie Gaydos, la donna che ha sconfitto i pregiudizi del mondo “fashion”

In principio fu Twiggy, all’anagrafe Lesley Hornby (Londra, 19 settembre 1949), celebre per aver indossato per prima la minigonna creata dalla stilista Mary Quant.

Il ciclone Naomi Campbell, la Venere Nera, sbaragliò l’egemonia delle donne bianche facendo da apripista per numerosissime “black model” .

A distanza di anni è venuta poi il momento delle “Curvy models”, tra cui Candice Huffine, prima modella ad apparire sul Calendario Pirelli, un vero e proprio  cult per gli appassionati (voyeurs?).

Un posto a sé merita Melanie Gaydos, giovane donna dal forte temperamento ed altrettanto determinata, che è divenuta una richiestissima Top Model, seguita da oltre sessantamila persone sul profilo fb  e 185mila followers su Instagram.

Nata nel Connecticut, Melanie è affetta da displasia ectodermica, una malattia genetica che può colpire la crescita di denti, unghie, ghiandole sudoripare, cartilagine e ossa e altro ancora.

Di fronte a tutto questo, Melanie ha inizialmente dato ascolto a chi le suggeriva di modificare artificialmente il suo viso; è durato poco però, perché  ad un certo punto ha imparato ad accettarsi per come era e vivere una vita normale, anche se – ha confessato in un’intervista – “Ho sempre desiderato fare qualcosa di grande nella vita. Sognavo di vedere la mia foto su un cartellone o sullo schermo cinematografico. Penso che solo in questo modo la gente mi riesca a vedere in modo diverso”.

Appassionata di arte, Melanie ha studiato al Pratt Institute di New York ed è lì che ha capito che poteva esserci posto anche per lei ed ha iniziato a rispondere agli annunci in rete di fotografi che cercavano modelli “unici”. E’ cominciata così la sua carriera, senza accettare compromessi, come ha spiegato in un’intervista a The Independent, in cui ha dichiarato di essersi rifiutata di apportare dei cambiamenti al suo aspetto –  una protesi dentaria o delle parrucche – perché si sente più a suo agio con se stessa per quello che è, anche se le è servito molto tempo per raggiungere questo livello di consapevolezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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