Da vedere lunedì 28 ottobre a partire dalle 20:00″
Non ho mai scritto della guerra russo-ucraina perché diffido delle fonti ufficiali, tutte sfacciatamente filo Ucraina, né di quelle “alternative”, spesso filo Russia in maniera più o meno sfacciata. Pochissime le prese di posizione che mettono al centro i popoli russi e ucraini. Lundi.am – che deve il nome alla scelta di uscire al lunedì, ha pubblicato oggi – problemi tecnici hanno costretto a ritardare di un giorno – un’intervista alla ricercatrice Daria Saburova che mette al centro il popolo ucraino, ed in particolare le donne. Purtroppo “ukraine-guerre-des-classes-et-classes-en-guerre-daria-saburova.mp3” supera la dimensione massima di caricamento per questo sito. Per ascoltarlo andate su lundi.am.
Sulla guerra russo-ucraina Saburova ha pubblicato in precedenza tre articoli:
- La guerra in Ucraina e i dilemmi della sinistra occidentale
- Guerra o pace? Un falso dilemma nella controversia
- Comunità locali e movimenti sindacali minacciati a Sakartvelo: intervista agli attivisti di sinistra
L’ultimo libro di Daria Saburova – “Travailleuses de la résistance “, Lavoratrici della resistenza per le editions du Croquant. – come si evince dal titolo, mette al centro le donne ucraine. Ed è per questo che scelgo di parlarne.
Lundi.am: “Dal 24 febbraio 2022, la Russia è in guerra contro l’Ucraina. Su questa guerra, molto è stato scritto e detto: dall’indignazione furiosamente europea di Glucksmann, fino alla lettura geopolitica più fredda di alcuni marxisti, che concepivano l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina solo attraverso il prisma, certamente giusto ma insufficiente, di un conflitto imperialista tra la NATO e la Russia. In tutte queste analisi, è come se mancasse un attore: gli ucraini stessi, alcuni dei quali sembrano aver quasi dimenticato di esistere, e la cui vita quotidiana è stata scossata da quasi più di tre anni di guerra senza tregua.
Daria Saburova
Cosa ha fatto la guerra agli ucraini, e più in particolare qui, alle ucraine? Come ha messo in discussione le ovvietà acquisite e rimodellato le relazioni umane? Come ha trasformato le percezioni di sé e ha provocato impegni soggettivi dedicati per sostenere coloro che sono in prima linea? È l’oggetto dell’indagine del libro Travailleuses de la résistance (Éditions du Croquant) dell’attivista e filosofa marxista Daria Saburova, attraverso un lavoro sul campo con donne delle classi popolari della regione industriale di Dnipro, nella città natale di Volodymir Zelensky: spesso russofone, e talvolta opposte o indifferenti alla rivolta di Maïdan. Il lavoro di indagine su queste donne e su quello che Daria Saburova chiama il loro “lavoro di resistenza” offre un angolo di approccio privilegiato e unico per capire dall’interno, e all’altezza della vista, cosa sta oggi di una parte della società ucraina, dei suoi traumi e delle sue battaglie quotidiane contro un avversario sia vicino che lontano.