E’ uscito oggi il nuovo disco di Alessio Lega, in completa autoproduzione: “Mare Nero”. Frutto di due anni di lavoro il disco – si legge nella presentazione – “è “un’opera di ‘avanzi’, di canzoni rimaste fuori dalle uscite precedenti per vari motivi o riproposte in nuove versioni. Ma ‘avanzi’ non significa però canzoni buttate via”.
“Mare Nero”, spiega Alessio nella presentazione, (che potete leggere qui) è anche una “antologia alluvionale di brani personalissimi, che proverei quasi vergogna a interpretare in pubblico”. Il disco è dedicato alla memoria di Bruno Pianta, cantastorie e tante altre cose ancora, scomparso in seguito ad un incidente di pesca lo scorso anno: aveva 73 anni.
Queste le date del tour di presentazione di “Mare Nero” (in neretto le due date liguri)
7 giugno Roma @Arciliuto
9 giugno Milano @Scighera
10 giugno Torino @Polsky Kot
16 giugno Reggio Emilia @Ghirba
18 giugno Rimini @Grotta Rossa
20 giugno Turiaco (GO) @Giornata del rifugiato
21 giugno Pordenone @Zapata
22 giugno Firenze @Piazza de’ Ciompi
23 giugno Fezzano (SP) @O chi o a ca’ toa
24 giugno Genova @Spazio Libero Utopia
25 giugno Alessandria @Perla nera
29 giugno Novara @The Old Tower Pub
30 giugno Bologna @XM24
“Ambaradan”, il primo singolo estratto da “Mare Nero”, è anche diventato un video, diretto da Riccardo Pittaluga, “ed è stato girato NON CASUALMENTE al centro sociale XM24 di Bologna”.
Alessio Lega è ormai un musicista affermato, in Italia e all’estero, e di lui si trovano tantissime notizie in rete: a partire dal suo sito alessiolega.it, passando per Wikipedia per arrivare poi ai diversi siti che hanno parlato di Alessio e dei suoi dischi. Mi limito a citare due articoli “particolari”. Il primo è l’auto presentazione su “Bielle”, il sito della Brigata Lolli – “Una Brigata di memoria, di cultura, di utopie, di speranze, d’informazione, dell’uomo” su cui Alessio nel 1976 ha messo in libero download il suo primo disco, “Resistenza e amore”, Targa Tenco Opera prima nel 1974.
L’altra è l’auto recensione su A Rivista anarchica, di cui Alessio è storico collaboratore: “Per usare una locuzione in voga in questi anni ora ho un conflitto d’interessi!”.
Il progetto grafico di “Mare nero” è di Obst und Gemüse, “con sapide discendenze dal mai ’68”, di cui c’é traccia anche nella divertente presentazione dei testi, tutti di Alessio tranne “Hanno ammazzato il Mario in bicicletta”, di Dario Fo e Fiorenzo Carpi, e “Fiore di Gaza”, di Paolo Pietrangeli. La melodia di “Santa Croce di Lecce”, invece, è liberamente ispirata al canto di rivendicazione irlandese “James Larkin”. Per scaricare i testi clicca qui.
L’ormai collaudato quartetto di Alessio – Alessio Lega – voce, chitarra acustica; Francesca Baccolini – contrabbasso, basso elettrico, sintetizzatori, chitarra elettrica, cori; Guido Baldoni – fisarmonica, pianoforte, organo, bebot, cori; Rocco Marchi – pianoforte, sintetizzatori, chitarra elettrica, percussioni, armonica -è stato integrato per l’occasione da Enzo Cimino – batteria, percussioni, Gigi Biolcati – percussioni, Roberto Zamagna – banjo, dobro e Rocco Rosignoli – chitarra classica, mandolino, bouzouki, violino, cori. Il tutto, registrato, mixato e masterizzato da Roberto Passuti presso lo Spectrum Studio di Bologna fra il febbraio del 2015 e il febbraio del 2017.
Oltre all’attività di “cantastorie”, Alessio ha al suo attivo un’intensa attività giornalistica – come collaboratore, ormai storico, di A Rivista Anarchica e, dallo scorso, del neonato periodico “Vinile” – e come scrittore. L’esordio è del 2008 con “Canta che non ti passa. Storie e canzoni di autori in rivolta francesi, ispanici e slavi. Con CD Audio”, per Stampa Alternativa. Seguono poi “Dalla città, le montagne. Torino e il Piemonte attraverso la canzone. Con CD Audio”, insieme ad Isabella M. Zoppi e Franco Castelli (Nota) e “Incrocio di sguardi. Conversazione su matti, precari, anarchici e altre pecore nere”, Elèuthera, con un altro anarchico dichiarato, Ascanio Celestini.
Questa è la poesia che due anni fa Celestini dedicò ad Alessio Lega per il compleanno:
“A sant’Alessio Lega
Protettore dei cantautori
Che di tanti poeti morti
C’è bisogno pure di vivi.
E a te lettore che leggi e scrivi
Senti pure ‘sti versi storti.
Canta di lotta ma pure di amori
di chi sta a galla e di chi s’annega.
Spartaco, Brescia e Malatesta
Ma anche dei baci che arrivano in bocca
o che un giorno ci arriveranno
Ti canto un canto di cartapesta
Una scombinata filastrocca
Per dirti Alessio buon compleanno.”
I dischi di Alessio Lega sono tutti molto intensi e belli, anche se non alla stessa maniera ovviamente, ma resta il fatto che, da bravo cantastorie, Alessio dà il meglio sul palco, come in questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=Pz8N-PpbhLk
Una ricerca in rete e trovo il modo di contattarlo. L’incontro avviene poco tempo dopo, a Genova, in occasione del concerto organizzato per il secondo anniversario dei fatti del G8. Al termine del concerto mi aggiro nei dintorni del palco montato per l’occasione e ad un certo punto vedo in un angolo un gruppetto di persone che suonavano. Mi avvicino e c’era Alessio con altro musicisti: stare lì in silenzio ad ascoltarli suonare, scambiarsi pareri e poi riprendere a suonare è stata un’esperienza incredibilmente bella. Poi è venuto il tempo delle chiacchiere ed è nata una bella amicizia. Da quel momento è stato tutt’uno diventare lo “zoccolo duro” dell’Alessio Lega fans club: ricordo anche una trasferta all’estero, a Lugano, ovviamente in un centro sociale; è capitato anche di trovarsi di fronte ad un pubblico “selezionatissimo” (leggi quattro gatti…) ma l’entusiasmo con cui suonava e comunicava col pubblico era lo stesso delle occasioni più riuscite dal punto di vista quantitativo.
Tra le copertine dei dischi di Alessio ne manca una, quella di “Provini 1996/2001” – che non figura ufficialmente – e che contiene dei brani per me bellissimi che ho avuto la fortuna di poter sentire più volte dal vivo, a volte anche nella sua abitazione milanese, un vero “santuario della musica”, ma con anche moltissimi libri. Tra quei brani, c’era “Mare nero” – di cui vi propongo questa versione registrata a Ragusa per il 1° maggio 2009 – che non smettevo mai di canticchiare e di chiedere ad Alessio di inciderla, e c’era “La tomba di Bakunin“, altro brano che amo tantissimo”.
Alla fine “Mare nero” è arrivato e non posso che gioirne, in attesa (?) di poter dire lo stesso del brano dedicato a Bakunin. A Michail Alexandrovic Bakunin, però, Alessio Lega ha dedicato un libro: “BAKUNIN, IL DEMONE DELLA RIVOLTA – Tra insurrezioni, complotti e galere i tumulti, le contraddizioni e l’incontenibile passione rivoluzionaria dell’anarchico russo” (Eleuthera, 2015).