Leo Ravera è un musicista che ho conosciuto quando ho deciso di imparare a suonare il pianoforte, nonostante la mia tenera età. Probabilmente ha influito il fatto che i genitori abbiano fatto studiare pianoforte a mia sorella, scelta “classica” perché “certe cose sono per le donne”. Sempre secondo quella logica, io avrei dovuto fare dello sport, ma purtroppo ho sofferto fino ad età avanzata di coliche addominali che mi tenevano segregato in casa, e dove quindi avrei potuto imparare a suonare il piano. Ma vabbè, acqua passata di cui mi resta però il ricordo di “Le petit montagnard” suonato dalla sorellina.
In realtà non ero al primo tentativo col pianoforte, ma la cosa è finita presto nel nulla perché, ovviamente, dovevo recarmi a casa dell’insegnante, e alla fine non sono riuscito a conciliare i miei impegni di lavoro con quelli “artistici”.
Questa volta, invece, la mia carriera artistica è finita presto per un problema alla mano sinistra, al dito pollice, di cui, purtroppo, non sono riuscito a venire a capo e ancora oggi viaggio con un tutore a quella mano. Così il pianoforte elettronico, bianco, è rimasto a fare la sua figura in salotto.
Una volta avevamo amici a cena e ho giocato sporco: mi sono alzato mentre eravamo intorno al tavolo in attesa del “mangia” – a chi ritenesse che si tratti di un termine dialettale faccio presente che la Torre del Mangia si trova a Siena, in piazza del Campo ;-p – sono andato al pianoforte e ho attivato una funzione in cui il piano suona il brano de “La stangata” (qui in una versione arricchita di “citazioni musicali”) fingendo di essere io a suonare. Inutile dire che non ci cascò nessuno…
Come insegnante Leo è sempre attento a rispondere alle domande che gli vengono poste, e lo fa senza mettersi su un piedistallo ma in maniera molto semplice e schietta.
Invece che continuare a raccontarvelo vi invito a visitare il suo sito Leoravera.it per farvi un’idea della grande varietà di proposte per aspiranti pianisti e pianisti che vogliono crescere.
Leo è anche una persona di spirito: “Sono appassionato di musica jazz, scacchi e giochi in genere. Ho fatto della musica la mia professione, ma mi considero superiore come scacchista. Sono tenero e affettuoso con il mio piano, ma non provocarmi durante una partita di risiko, quando gioco sono spietato e senza cuore.”
Poi c’è la presentazione “seria”.
“Ciao, mi chiamo Leo Ravera e sono una persona fortunata. La mia più grande passione, la musica, è diventata la mia professione e la mia vita. Suonare ed insegnare sono due modi diversi per condividere l’amore per la musica e la gioia di suonare il pianoforte.
Forse vuoi iniziare a suonare il pianoforte, magari è un’idea che hai sempre avuto ma pensi che sia troppo complicato o impossibile. Ti assicuro che non è affatto così, ho tanti allievi ed amici che hanno deciso di iniziare a suonare il piano da adulti ed hanno scoperto che suonare il piano è appassionante e divertente.”
“Ho selezionato cento pezzi indimenticabili che hanno fatto la storia della musica jazz. L’obiettivo di questa lista è suggerire alcuni ascolti a chi non conosce per niente questo repertorio, oppure ne ha ascoltato solo una parte ed è curioso di conoscere nuovi periodi o nuovi generi.
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Se credi che io abbia dimenticato qualche brano particolarmente importante, fammi sapere! Grazie, a presto
Leo/Leoravera.it”