Nuova iniziativa in solidarietà con Alessia e Lorenzo, sindacalisti della Confederazione dei COBAS puniti con una sospensione di 4 mesi e una querela per diffamazione Direzione Generale dell’INMI Spallanzani di Roma per aver denunciato le carenze di personale, lo sfruttamento dei lavoratori e la privatizzazione della sanità pubblica, nel corso di una intervista radiofonica. Un’assemblea pubblica indetta dal Coordinamento Lavoratori Lavoratrici Spallanzani – preceduta da una trasmissione radiofonica di Radio Ondarossa, qui – si era tenuta il 24 settembre al Casale Alba 2. Per quel che posso cerco di contribuire a far sì che questa vicenda esca dai confini cittadini.
Pubblicato il 20 ottobre 2017 da contromaelstrom
E’ una vicenda importante che interessa tutte e tutti. Da un po’ di tempo i padroni e i dirigenti privati e pubblici vogliono esercitare un potere anche sul modo di pensare e di esprimersi dei dipendenti. Così si torna alla schiavitù.
Ricordiamo a lorsignori che il rapporto di lavoro riguarda soltanto la prestazione lavorativa del dipendente in cambio di un salario. Non riguarda un dominio totale su ogni azione e ogni pensiero di chi lavora, ciascuno/a può esprimersi liberamente e indipendentemente dagli interessi e dall’immagine pubblicitaria dell’azienda per cui lavora.
Vignetta tratta da freedomlibertadiparola.blogspot.it/
LIBERTA’ DI PAROLA PER I LAVORATORI e LE LAVORATRICI
Alessia e Lorenzo sospesi per 4 mesi e denunciati perché in un’ intervista radiofonica difendono i diritti dei lavoratori, delle lavoratrici e degli utenti della sanità. La voce di chi lotta per una sanità pubblica, gratuita, universale e di qualità non può essere silenziata da provvedimenti di tipo repressivo da parte dello strapotere delle aziende che con il supporto di leggi come la Brunetta e la Madia si permettono di decidere sulla vita dei lavoratori e delle lavoratrici.
Le nostre voci e le nostre grida devono diventare tantissime e rumorose per fermare la repressione delle aziende e per opporci al silenzio dei sindacati collaborazionisti.
La lotta di Alessia, Lorenzo e del Coordinamento dei lavoratori e delle lavoratrici dello Spallanzani vorremmo diventasse quella di tutti e tutte perché è la lotta per difendere la nostra Salute: Roma è l’unica tra le 28 capitali dell’Ue ad avere peggiorato i suoi indicatori di salute negli ultimi anni.
Tagli, privatizzazioni, esternalizzazioni dei servizi, blocco delle assunzioni, favorire servizi come l’intramoenia, liste d’attesa di mesi, lo sfruttamento dei lavoratori non hanno fatto altro che corrodere il sistema sanità pubblica fino a portare ad un aumento della mortalità e ad un peggioramento delle malattie croniche.
Il 18 luglio davanti a questo Istituto centinaia di persone hanno portato solidarietà a Lorenzo ed Alessia. Tre mesi dopo torniamo davanti a questo Istituto per dimostrare che Alessia e Lorenzo non sono soli e per chiedere l’ immediata revoca delle sospensioni e della denuncia penale.
Vogliamo rispetto per i lavoratori, le lavoratrici e le loro condizioni di lavoro, rivendichiamo il diritto ad un orario che non ci riduca allo stremo, chiediamo assunzioni stabili, vogliamo la fine dei ricatti e dei provvedimenti disciplinari, pretendiamo tutto quello che ci spetta e non ci stancheremo di lottare per ottenerlo.
SABATO 21 OTTOBRE ORE 10
ENTRATA SPALLANZANI – VIA PORTUENSE 292
ASSEMBLEA PUBBLICA E MOBILITAZIONE
Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Spallanzani
Lavoratori Lavoratrici e Utenti della Sanità