Regolamento terroristico: la commissione LIBE vota per la censura sulla sicurezza

Mediapart.fr ha pubblicato ieri questo articolo su un tema di cui non mi sembra di aver trovato traccia sui media italiani. Ovviamente mi riferisco a quelli che seguo e non escludo una mia svista, quello che conta però è che la notizia circoli e che ci sia mobilitazione per bloccare questo bavaglio mortale. L’occasione sarà il voto dell’assemblea plenaria del Parlamento Europeo.

Lunedì la commissione LIBE (commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni) del Parlamento europeo ha votato sul cosiddetto regolamento “antiterrorismo”. Questo nuovo regolamento obbligherà tutti gli utenti di Internet a censurare in un’ora qualsiasi contenuto segnalato come “terroristico” dalla polizia, senza il preventivo intervento di un giudice.-

Lunedì la commissione LIBE (commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni) del Parlamento europeo ha votato sul cosiddetto regolamento“antiterrorismo”. Questo nuovo regolamento obbligherà tutti gli utenti di Internet a censurare in un’ora qualsiasi contenuto segnalato come “terroristico” dalla polizia, senza il preventivo intervento di un giudice .

Come andiamo dicendo da due anni:

    • Il lasso di tempo di un’ora non è realistico, solo le piattaforme di grandi dimensioni saranno in grado di rispettare tale obbligo;
    • La minaccia di pesanti multe e l’impossibilità pratica di rispettare gli ordini di rimozione costringerà gli utenti del web a censurare preventivamente qualsiasi contenuto potenzialmente illegale a monte, utilizzando strumenti di sorveglianza di massa automatizzati sviluppati da Google e Facebook;
    • Questo potere conferito alla polizia, senza il controllo preventivo di un giudice, potrebbe portare alla censura degli oppositori politici e dei movimenti sociali;
    • Il testo consente a un’autorità di qualsiasi Stato membro di ordinare la rimozione di contenuti ospitati in un altro Stato membro. Tali misure transfrontaliere non solo non sono realistiche, ma possono solo aggravare il pericolo di una censura politica di massa.

Soprattutto, nel giugno 2020, il Consiglio costituzionale ha censurato una disposizione (tra le tante) della legge sull’aviazione che prevedeva lo stesso obbligo di rimuovere in 1 ora i contenuti notificati come “terroristici” dalla polizia. Ha stabilito che tale obbligo costituiva un’interferenza sproporzionata con la libertà di espressione e di comunicazione.

I membri della commissione LIBE hanno tuttavia votato a favore del testo. I deputati europei, e in particolare i deputati francesi, hanno quindi votato in tutta coscienza un testo dichiarato incostituzionale in Francia . Dovranno assumersi tutte le responsabilità.

Abbiamo lavorato su questo testo sin dalla sua presentazione nel settembre 2018. Il voto di ieri è stato un passo importante nel processo di adozione, e quindi una sconfitta per la lotta alla censura e alla sorveglianza su Internet. Questa votazione è avvenuta senza dibattito o voto pubblico (i risultati precisi non sono ancora stati pubblicati ).

Il prossimo passo sarà il voto in plenaria al Parlamento europeo. Siamo pronti a continuare la battaglia contro questo testo e chiederne il rifiuto .

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